Zucchero: una insidiosa droga mortale.

E’ scientificamente dimostrato che, fino al momento in cui l’uomo introdusse il consumo di saccarosio, nelle popolazioni della Terra molte malattie erano pressoché sconosciute.

Per capirne il perché basta analizzare il modo in cui questa sostanza, creduta un alimento, viene prodotta.

ECCO A VOI LO ZUCCHERO!

Il succo grezzo ottenuto della barbabietola, che ha una tonalità dal nero al rosso scuro, viene miscelato con latte di calce, operazione che provoca la perdita di molti enzimi e delle sostanze nutritive. Per togliere la calce in eccesso viene lavorato con anidride carbonica e per schiarirlo, con il nocivo acido solforoso. La carbonatazione è il processo mediante il quale vengono poi tolte le impurità prima che il succo subisca la cristallizzazione. Questa operazione prende il nome dal carbone animale utilizzato, detto anche “nero di ossa”, il quale si ottiene dalla calcinazione di residui animali come ossa o sangue. Per essere sbiancato del tutto, viene poi miscelato con coloranti come il blu oltremare, derivati dal catrame e quindi cancerogeni. Queste sono alcune delle fasi di un processo industriale molto più complesso che prevede l’utilizzo di altri vari agenti non biologici.

EFFETTI SULL'ESSERE UMANO

Il saccarosio crea una forte acidificazione del sangue, costringendo il nostro organismo a prosciugare le proprie riserve di minerali, tra cui il calcio, per riequilibrare il proprio Ph. Il risultato è un indebolimento scheletrico e la comparsa di varie patologie che vanno dalla carie all'artrosi, all’artrite, all'osteoporosi. Genera processi fermentativi a carico dell’intestino e alterazione della flora batterica (disbiosi) con varie conseguenze a ciò correlate, tra cui coliti, stipsi, diarree, scompensi ormonali, abbassamento delle difese immunitarie ecaduta dei capelli, ritenzione idrica e cellulite. Si possono avere inoltre reazioni indesiderate come alterazioni dell’umore, depressione e problemi cutanei e, assunto in una certa dose, danni epatici, a livello circolatorio e pancreatico.

ALTERNATIVE

Ci sono molti sostituti dello zucchero bianco da comprare, secondo l’uso che si deve farne: il miele, il malto d’orzo, lo sciroppo di riso, il succo d’agave, lo sciroppo d’acero. La frutta può essere frullata ed utilizzata nella preparazione di dolciumi; il fruttosio venduto nei supermercati, infatti, viene anch’esso ottenuto chimicamente. Ricordiamo invece lo zucchero di canna integrale, aromatico e ricco di sostanze nutritive. Ha un aspetto terroso non uniforme sia nella granulosità che nel colore.La melassa, reperibile in certi negozi egiziani o di alimentazione naturale è ricca di fibre, di vitamina B e di minerali come il calcio; ma forse il suo maggior pregio è nella sua ricchezza di ferro (ben 11 mg ogni 100 grammi), tanto che in certe nazioni viene assunta per combattere l’anemia. Un dolcificante che sta suscitando un sempre maggiore entusiasmo è la stevia (recentemente introdotta sul mercato anche dala più famosa e zuccherata bibita del mondo) una pianta originaria del Paraguay. Fino al 2011 la sua commercializzazione era vietata in Europa, forse proprio perché costituisce un’alternativa ideale ai dolcificanti sintetici commercializzati dalle multinazionali. Le sue foglie infatti hanno un potere dolcificante quasi100 volte superiore a quello dello zucchero. Non altera la glicemia. E’ consigliata nelle diete dimagranti perché priva di calorie.

Certo è impossibile eliminare totalmente dalla nostra dieta ogni alimento nocivo, proprio per questo è utilissimo avere un intestino sano, che elimini le tossine nel miglior modo possibile. Il METODO MC® è esattamente ciò che di meglio possa aiutare ad avere un intestino sano, insieme ad una lista della spesa un pò più attenta.

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